L’isteroscopia è una tecnica mini-invasiva endoscopica che, attraverso l’uso di un’ottica con telecamera sottilissima, consente di diagnosticare (isteroscopia diagnostica) e curare (isteroscopia operativa) svariate condizioni patologiche della donna.
Se questo esame si limita a fare una diagnosi, si chiama isteroscopia diagnostica, come accade nel caso di sanguinamenti uterini anomali tanto nell’età fertile quanto e soprattutto dopo la menopausa.
Tramite questa tecnica, è possibile evidenziare malformazioni uterine come setti, e patologie della cavità dell’utero come polipi, fibromi, iperplasie o in alcuni casi tumori maligni.
L’isteroscopia diagnostica in regime ambulatoriale o in Day-Surgery (senza ricovero) in sedazione profonda (anestesia minima indispensabile per non sentire dolore, senza la necessità per la donna di essere intubata) o addirittura in anestesia loco-regionale (anestesia trans-vaginale e la donna rimane sveglia) consente di eliminare qualunque grado di discomfort o di sensazione dolorosa.
Quando l’isteroscopia viene utilizzata per effettuare interventi chirurgici si parla di isteroscopia operativa o resettoscopia, che rappresenta una tecnica innovativa perché consente, senza lasciare cicatrici, di trattare patologie dell’utero come polipi, fibromi, malformazioni dell’utero (setti uterini, sinecchie ed aderenze).
Grazie alle tecniche anestesiologiche ed all’utilizzo di strumenti mini-invasivi, la procedura chirurgica ha una durata che può variare da 10 a 20 minuti e prevede un periodo di osservazione post-operatoria di un paio d’ore da parte dell’anestesista e del chirurgo ginecologo dopo il quale la paziente può tornare a casa.
Da marzo 2024 attivo nuovo servizio di isteroscopia ambulatoriale, senza lista d’attesa.
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